Secondo ME: Game on Line un poco di storia.

Secondo ME.
Una grandinata, il pessimista vede una brutta giornata, l’ottimista vede un buon inizio per un mojito e così anche da questa pandemia con tutte le cose negative siamo riusciti a creare qualcosa di positivo. Tutto nasce dal marzo 2020, con il primo “detto in italiano” tutti chiusi in casa , i primi tornei On-Line si comincia a conoscere nuovi compagni di viaggio e poi un giorno quel “geniaccio di Calzino” conosciuto su webcamdarts in maniera a dir poco rocambolesca (due italiani che pensavano entrambi che l’altro fosse straniero e per tre legs hanno continuato a sforzarsi a parlare in inglese), mi ha proposto di fare un gruppo whatsapp per unire i giocatori. Detto fatto nasce il gruppo WDA Italia e da li le cose si fanno serie. Arriva Nino ( Pasquale Manni) un italiano che vive in Spagna e propone un campionato, detto fatto e si parte 4 gironi 74 giocatori, e il gruppo continua a crescere contatti con analoghi gruppi esteri ci portano alla formazioni di due Naazionali e con Francesco Daros nasce un progetto dedicato ai giovani la Nazionale Under18. Le cose si fanno sempre più serie e all’ora bisogna darsi una struttura e allora ecco al momento giusto Mauro Ruocco “Rocchetto” che da il la per la nascita di Game On Line, che con la collaborazione di tanti ora faccio un poco di nomi ma non me ne vogliano chi dimentico (ho due problemi uno è l’alzaihmer e l’altro non lo ricordo) Paolo De dominicis, Omar Basili, Gabriele Lai, Fabio Pascetta, Max Barbieri, Gianni Piccolo, Matteo Cedolini Gianni Demontis e Daniele De Muro, Accursio Chiarello e Michele Veneziano con lo Sciacca Darts e Carlo Raimondo con il Modica Darts ma sono tutti i 140 soci che meritano una citazione perché è grazie a loro se tutto questo è possibile.
La stretta collaborazione con Italian Darts Academy, di cui mi fregio di far parte ci impegna in progetti a favore dei giovani e la partecipazione alla World Championship JDC di Gibilterra è un primo passo. Tanti sono ancora i progetti da realizzare ma la strada sembra quella giusta, e speriamo che sempre più persone collaborino con le loro competenze a questo progetto che è un bene comune di tutti e vuole essere inclusivo al di là di sigle e “campanilismi” le freccette prima di tutto e all’ora Game-On.
(Paolo Pesce)